Torviscosa è una città di fondazione, come Latina, ma più piccola e in Friuli. Fu costruita su bonifica per produrre l'autarchica Viscosa. E' un piccolo polo della chimica, una Marghera con tutta la vicenda di impatto e inquinamento che caratterizza la storia della chimica italiana. Oggi la chimica è in declino e sulle aree industriali dismesse si sta pensando e realizzando impianti alternativi: una centrale termoelettrica della Edison da 500 MW, un cementificio da 1.200.000 tonnellate anno della Grigolin e, poco distante un inceneritore della Siderurgica srl per bruciare fluff, scarti dell'interno delle auto, e produrre energia elettrica.
Voglio pensare che ciascun intervento sarà realizzato al meglio, secondo le norme più severe per garantire l'incolumità delle persone e dell'ambiente.
Il punto è un'altro, oggi, quando l'UE decide di tagliare ulteriormente le emissioni di gas serra (- 20% deciso a marzo 2007) in questa parte d'Europa si pensa di incrementare considerevolmente le emissioni di questi gas, continuando nella vecchia e logora logica della rivoluzione industriale di produrre energia bruciando quello che di più economico e più calorifico si ha sottomano. Il punto è che per ridurre le emissionidi gas serra si deve ridurre la quantità di materia bruciata. Bisogna dunque pensare a come produrre energia in modo nuovo.
La grande centrale che produce un grande quantitativo di energia in un punto localizzato si scontra con un problema di approvigionamento di combustibile, un problema di trasporto di energia (grandi elettrodotti), un problema di efficienza, l'energia elettrica si vende facilmente ma il calore (circa il 60% del prodotto) non si sa a chi darlo e lo sideve disperdere attraverso le torri di raffreddamento.
La novità, che non è così nuova ma che oggi sembra tale, è la microcogenerazione cioè la produzione locale di energia elettrica, calore e freddo per l'uso in loco, a livello di quartiere e zona industriale. Oggi si deve passare dalla megacentrale da cui si dipartono a raggiere gli elettrodotti alla rete, il grappolo, di microcentrali in rete, un internet dell'energia in cui la parte intelligente sta dove sta il consumatore finale.
Torviscosa dunque è un caso di politica energetica che pensa al passato, è frutto di arroganza e ignoranza, è la conseguenza logica di una politica che intende privatizzare i profitti e spostare sulle comunità locali il peso ambientale, il rischio, il degrado. Il governatore del Friuli Illy in materia energetica e industriale è innovatore quanto un cavernicolo con la clava che ha appena scoperto il fuoco e le delizie del brodo di rana.
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