mercoledì 10 dicembre 2008

Casa a zero emissioni

Realizzazione di una casa temporanea a zero emissioni.


L'ambizioso progetto del Laboratorio Sperimentale di Sostenibilità Edilizia organizzato per l'anno scolastico 2008/09 è la costruzione, da parte degli studenti, di un prototipo di casa temporanea a zero emissioni. Casa temporanea significa una casa montabile e smontabile, un modo di costruire reversibile, che non pregiudica altri usi futuri del terreno; zero emissioni significa una casa che non determina un aumento di emissioni che alterano il clima (CO2; NOx; SO2) grazie alla capacità di utilizzare al meglio l'energia solare. La casa avrà la struttura portante in legno e un alto grado di isolamento termico (standard passivhaus) per funzionare al meglio sia in inverno che in estate, sarà facilmente montabile e smontabile da gruppi di volontari. Con una superficie complessiva di circa 40 mq. , sarà dotata di impianto elettrico a basso voltaggio alimentato da un campo fotovoltaico integrato nella struttura.


Realizzata per accogliere le attività temporanee di sensibilizzazione sui temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità edilizia organizzate dai Distretti dei soci di Coop Consumatori Nordest, è intesa quale prototipo di casa temporanea, a bassissimo impatto ambientale.

martedì 1 luglio 2008

La città, oggi

La città, oggi, è oggetto di una possente ricombinazione in cui entrano in causa il deficit ecologico e il superamento dei limiti della terra, la fine del ruolo della politica e la potenza dell’economia globalizzante, domande di libertà e di giustizia sociale, spinte alla decentralizzazione e imposizioni centralistiche di sfruttamento della realtà locale. Relazioni complesse e mutevoli nel corso del tempo si stratificano nel nostro ecosistema che costituisce il corpo vivo inafferrabile e sfuggente della città.

Questo è il nostro ambiente, ciò che cresce attraversato da reti e interrelazioni pluridimensionali ed evolve, muore e rinasce, grazie alla compresenza di moltissimi elementi eterogenei.

Centri commerciali, centri direzionali, centri benessere e sportivi, aldilà dell’ossessivo richiamo al centro, costituiscono gli elementi ripetitivi di una frammentazione funzionale in cui l’eterogeneo scompare, in cui domina l’impoverimento segnico e semantico degli spazi spazzatura, degli scatoloni prefabbricati più o meno decorati. Così quelli che vorrebbero essere interventi ordinatori, attraverso la semplificazione, diffondono il vero caos, caratterizzato dalla calma piatta delle condizioni indifferenziate e da un bassissimo grado di relazione con l’intorno.

La parte pesante della città attuale è data dalla quantità di materia in uso, dalla necessità di pompare enormi quantità di energia per renderla abitabile, dallo spreco e dalla continua produzione di rifiuti. L’edilizia contribuisce a questo spreco utilizzando materiali insostenibili (come il cemento armato o il PVC) ma anche intaccando il patrimonio comune di suolo fertile e di acqua potabile. Riusare vecchi siti è sicuramente un’occasione di trasformazione in senso sostenibile della realtà urbana. L’architettura leggera è il modo di costruire senza sprechi di materia e di energia, è un modo attento al ciclo di vita dei materiali per costruire edifici a energia zero.

Oggi un progetto per la città deve partire dall’intrepretazione della complessità ecosistemica, la complessità delle relazioni, delle molte dimensioni, dei mille piani che si intersecano nell’intreccio del mondo biologico con quello tecnologico.

Oggi è possibile sperimentare una città a zero energia, costruita da architettura leggera, per non pesare sull’ambiente e iniziare a ridurre l’impronta ecologica della nostra città.