mercoledì 11 luglio 2007

Le case hanno scarsa efficienza energetica

Per molto tempo i costruttori di case hanno pensato che un buon isolamento termico fosse una cosa inutile. Le case costruite fin'ora e molte di quelle ancora in costruzione hanno una scarsissima efficienza energetica. L'efficienza energetica non è altro che la percentuale di energia che effettivamente riusciamo a godere sottoforma di caldo o di fresco.
Per le automobili l'efficienza è indicata in litri per 100 km., cioè quanti litri brucio per compiere un tragitto di 100 km.
Per le case si indica l'energia, espressa in kW, per metro quadro per anno. Solitamente in questo valore rientra solamente l'energia spesa per riscaldare la casa in inverno. In verità si consuma energia anche per illuminare e soprattutto per raffreddare la casa in estate. Le spese di raffrescamento fanno aumentare i consumi di circa il 25%. Complessivamente una casa generica consuma tra 250 kW/mq anno e 300 kW/mq anno.
Una casa efficiente consuma 30 kW/mq anno (dico 30!) e non ha bisogno di impianto di condizionamento. Questi consumi sono raggiungibili solo se l'intera progettazione dell'edificio tiene conto degli aspetti energetici: orientamento, forma, dimensione e coolocazione delle finestre, materiali, tetto, verde; sono tutti elementi della progettazione architettonica che contribuiscono alla costruzione di case efficienti. La prima causa di architetture inefficienti è degli architetti che hanno dimenticato le regole base della progettazione cioè conoscenza dei luoghi, conoscenza del clima, conoscenza delle abitudini degli abitanti. A ruota, nelle responsabilità, seguono gli impresari, i costruttori, sempre pronti a tagliare voci di spesa.
E' evidente una resistenza da parte di chi orienta il mercato edilizio a non porre la questione energetica tra i parametri di scelta di una nuova casa. La spiegazione è semplice, c'è un "magazzino" di case nuove assolutamente inefficienti che va "svuotato" prima di aprire la strada a case efficienti.

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